Il giardino degli incontri

Rigenerazione urbana partecipata tra inclusione sociale e giustizia spaziale

di Camilla Perrone 

Il testo descrive un progetto in corso che raccorda ricerca e progettazione urbanistica partecipata per la redazione di un “Piano Guida” per la costruzione condivisa (con le comunità locali) di un progetto integrato di rigenerazione urbana basato sulla valorizzazione delle risorse ambientali, economiche, sociali e spaziali, e orientato al superamento delle criticità esistenti (in particolare l’isolamento, la frammentazione morfologica, il degrado fisico e sociale) nell’area sud ovest di Firenze al confine con il comune di Scandicci dove insistono le strutture carcerarie (Sollicciano-Gozzini). L’obiettivo finale è la definizione di una nuova centralità metropolitana.
Il concetto cardine della costruzione partecipata del progetto, nonché il suo fondamento teorico, è quello di ‘accoglienza’, in virtù del quale questa parte di territorio dovrà in futuro caratterizzarsi come un’area di sperimentazione di meccanismi sociali e spaziali, volti a ridurre la distanza carcere-territorio e a promuovere, al contrario, processi di scambio e socializzazione (sociale, funzionale e morfologica) tra le diverse zone interne e esterne all’area e tra le diverse comunità (cittadini, detenuti, famiglie dei detenuti, polizia penitenziaria, soggetti economici locali) (Zagrebelsky, 2015).
La proposta si articola su tre macro-obiettivi: (1) inclusione sociale in contesti di particolare sofferenza e sostenibilità, (2) giustizia spaziale (implicazioni della giustizia sociale nello spazio) (3) benessere territoriale, salute urbana e conversione ecologica (qualità dell’abitare e salute urbana oltre le periferie) (Paba, 2019; 2010; 2003).
Il risultato atteso di questa operazione è quello di “ricentrare la periferia” sociale e urbana dell’area metropolitana di Firenze innescando un processo di sviluppo locale integrato, a partire dalla valorizzazione delle risorse territoriali e sociali di questa porzione del territorio.
Il progetto interpreta l’indirizzo degli strumenti di governo del territorio alle diverse scale che incentivano la dimensione policentrica dell’organizzazione insediativa della Toscana centrale, l’interscalarità degli interventi di trasformazione territoriale e le azioni di co-pianificazione tra enti istituzionali, ad essa correlati. In particolare,
la proposta intende operare in coerenza con le linee strategiche di progettazione urbanistica recentemente intraprese dal Comune di Firenze nella redazione del nuovo Piano Operativo e del piano di Forestazione; più in generale, in coerenza con i piani e i programmi di ripresa e resilienza e la programmazione su fondi strutturali europei, della Regione Toscana.
L’innesco culturale dell’intera operazione è il “Giardino degli incontri” del carcere di Sollicciano ideato grazie al lavoro partecipativo tra l’architetto Giovanni Michelucci e i detenuti negli anni ’80 (Quaderni, 1983; Marcetti, Solimano, 1993; Gozzini, 1988).
Il “Giardino degli incontri” rappresenta una eccellenza unica nel panorama degli interventi all’interno delle strutture carcerarie, che sottolinea l’urgenza di ripensare il rapporto tra carcere e città, migliorare la qualità della vita dei detenuti e restituire diritto di cittadinanza alle persone detenute, alle famiglie, alla polizia penitenziaria e in generale alla popolazione che ruota introno alle strutture carcerarie. Soprattutto rappresenta un invito ad aprire il carcere alla città come occasione per ripensare le periferie e più in generale la città come luogo di accoglienza e rinascita sociale, economica e politica.
La proposta si innesta sui risultati di un processo di rigenerazione urbana e sociale avviato nel 2019, finalizzato alla ridefinizione del rapporto tra carcere e città. Il progetto, intitolato “Dal giardino degli incontri agli incontri nel Giardino”, era stato ideato da Giancarlo Paba come continuazione dell’esperienza del “Giardino degli incontri” di Giovanni Michelucci.
Questa proposta rappresenta quindi l’implementazione progettuale del processo intrapreso e la valorizzazione dei finanziamenti pubblici congiunti già investiti nella prima fase che ha consolidato la collaborazione tra Regione Toscana, Fondazione Michelucci, i comuni di Firenze e Scandicci, il quartiere 4, le strutture carcerarie, il garante dei detenuti, l’Università di Firenze, la Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze, che a vario titolo hanno sostenuto le azioni di progetto (il processo partecipativo, i progetti innesco degli orti sociali del Gozzini e di un Murales realizzato con i detenuti del Gozzini, la proposta progettuale e culturale per la ricostruzione del rapporto tra carcere e città).
Infine, è importante sottolineare che le premesse di questa proposta risiedono nella volontà delle istituzioni di costruire una risposta congiunta ai problemi di un territorio di confine a lungo negletto nelle politiche urbanistiche, oggi potenziale risorsa per un diverso modello abitativo delle periferie.
La proposta si inserisce inoltre nel più complessivo impegno delle istituzioni nel far fronte alla transizione ecologica e post pandemica nel quadro delle politiche internazionali (Global Sustainable Goals e Agenda 2030), Europee (Green Deal, Next Generation EU e Agenda Urbana Europea), Nazionali (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e Recovery Fund) e locali (Agenda metropolitana per lo Sviluppo Sostenibile, nuovi strumenti urbanistici, Piano di forestazione, Decreto Clima ecc.) (Perrone et al., 2021).

------------------------------------------------------------
Bibliografia
Paba G. (2003), Movimenti urbani. Pratiche di costruzione sociale della città, FrancoAngeli, Milano.
Paba G. (2010), Corpi urbani. Differenze, interazioni, politiche, FrancoAngeli, Milano.
Paba G. (2019), “La ribellione della terra e il terrestre come orizzonte, in C. Perrone, G. Paba (a cura di), Confini, movimenti, luoghi, Donzelli, Roma, 2019.
Perrone C. (2010), DiverCity. Conoscenza, pianificazione, città delle differenza, FrancoAngeli, Milano.
Perrone C., Marchigiani E., Esposito de Vita G., Rossi M. (2021). ‘Terrestrial’. La sfida del gioco a tre. CONTESTI, vol. 1/2021, pp. 5-20.
Quaderni della Fondazione Michelucci, La Nuova Città, “Carcere e Città”, N. 1, Aprile 1983.
Marcetti C., Solimano N. (1993), Giovanni Michelucci. Un fossile chiamato carcere, Angelo Pontecorboli Editore, Firenze.
Gozzini M. (1988), Carcere perché carcere come, Edizioni Cultura della pace, Firenze.
Zagrebelsky G. (2015), Abolire il carcere, Chiarelettere, Milano.