Pupi Avati

Regista, sceneggiatore, produttore cinematografico e scrittore italiano, Pupi Avati ha prestato il suo talento per la regia al cinema italiano, all'interno del quale è riuscito ad affermarsi come maestro malinconico alla ricerca dei sentimenti. 
Dirige il suo primo film nel 1968, "Balsamus, l'uomo di Satana", cui segue l'anno successivo "Thomas, gli indemoniati" che in Italia non riesce ad uscire ma vince un premio al Festival di Locarno. Lo scarso successo lo spinge ad una pausa di riflessione dalla quale uscirà non appena la Euro, in quegli anni una grossa casa di produzione, nel 1974 gli dà un buon finanziamento per "La mazurka del barone". Due anni più tardi con "La casa delle finestre che ridono", premiato al Festival del film fantastico di Parigi, colpirà la fantasia di molti giovani. Con "Jazz band" (1978), vince fra l'altro il premio della critica a San Sebastian. Con il suo "Aiutami a sognare" Mariangela Melato vince nel 1980 il Nastro d'argento e il David di Donatello come miglior attrice. Fra gli altri film diretti, "Dancing Paradise" (1981), il pluripremiato "Una gita scolastica" (1983), "Noi tre" (1984, premio speciale della Giuria al festival di Venezia), "Regalo di Natale" (1986), "Magnificat" (1992), "Festival" (1996) e "Il testimone dello sposo" (1997). Con "I cavalieri che fecero l'impresa" nel 2001 ha girato un vero colossal italiano. Nel 2003 gli viene assegnato il David di Donatello come miglior regista per "Il cuore altrove".

Leggi l'intevista a Pupi Avati sul n. 9 marzo 2022 al link: https://www.nautilusrivista.it/temi/interviste/poesia/