Gli arcipelaghi della moda. Una nuova definizione di Made in Italy
di Francesca Passeri
La moda Made in Italy ha da tempo recepito l’importanza di rispondere alle crescenti richieste di una maggiore responsabilità da cui il fattore estetico non può ormai prescindere.
Sempre di più le scelte dei consumatori si rivolgono verso aziende e prodotti in cui l’attenzione ai valori di sostenibilità, inclusione, responsabilità sociale risulta parte integrante di quegli aspetti tangibili e intangibili che caratterizzano il brand Made in Italy.
In tale scenario molte aziende hanno deciso di optare per scelte maggiormente etiche, rispondendo alla domanda di un consumatore più esigente, attento alle politiche non solo di produzione e distribuzione di un prodotto, ma anche a un nuovo concetto e percezione del termine “lusso”.
Quando pensiamo al legame fra isole e moda, immancabilmente il pensiero va ai sandali capresi, fatti sapientemente a mano, un prodotto locale ormai conosciuto in tutto il mondo, ricercato e desiderato per il forte immaginario che evoca nel compratore.
Anni fa ho avuto il grande piacere di conoscere un giovane e brillante stilista toscano. Il suo nome è Michele Chiocciolini, un’eccellenza del Made in Italy; le sue borse sono interamente prodotte in Toscana; come lui stesso afferma “la scelta di produrre le borse in Toscana è stata spontanea, immediata e dovuta al grande amore per questa terra”.
Il desiderio del giovane designer di produrre in Toscana è altresì dovuto alla volontà di “privilegiare la dimensione locale, minimizzando l’impatto ambientale e massimizzando gli effetti dell’impatto sociale della sua produzione”.
Le sue borse, create assieme alla sorella Francesca, sono a km zero, come lui stesso ama definirle; la sostenibilità sociale è al primo posto, privilegiando pellami di altissima qualità, e lavorazioni in piccoli laboratori artigianali.
La sua idea di moda non è legata alla stagionalità o ai canoni che la moda impone; la sua costante ricerca del bello lo porta a viaggiare e a creare prodotti che favoriscano lo scambio e il dialogo fra culture differenti.
Sostenibilità umana e bellezza coniugati perfettamente da Michele e Francesca nelle loro creazioni; ne sono un esempio lo zaino cuore, la Duomo bag, omaggio a Milano, città d’adozione e sede dello show room dei due talenti.
Ed ecco che l’isola, nello specifico l’Isola d’Elba, diviene uno dei luoghi del cuore di Michele, una fonte di ispirazione per l’estetica delle sue borse e per l’etica delle sue scelte.
Martina Tagliaferro, altra eccellenza elbana, celebre per i suoi intramontabili sandali, realizza una shopper con Michele Chiocciolini; i fondi raccolti dalla vendita saranno destinati a finanziare il progetto “Stravolgere il punto di vista”, volto a creare corsi di apprendimento per i docenti della scuola primaria Antonio Braschi, basati sul metodo Davis, efficace per bambini affetti da dislessia, discalculia, DSA, iperattività e altri disturbi. L’obiettivo è quello di estenderlo ad altre scuole elbane.
La forza di un’altra isola, la Sardegna, definisce l’estetica di Antonio Marras, uno stile unico, lontano dagli stereotipi spesso imposti dalla moda, in cui artigianalità, utilizzo di materiali preziosi, destrutturazione delle forme si fondono creando collezioni profondamente influenzate dalla terra in cui sono ideate e prodotte.
Per la presentazione della collezione 2021, lo stilista porta il mondo in Sardegna; un sogno che si realizza, la sfilate che è un film e far vedere “che la Sardegna è un continente che riempie il mondo con squarci immensi. La terra ricca di storia ed esistenza è la reggia complesso nuragico di Barumini. Siamo la fusione e l’amalgama di culture che erutta in cose straordinaria, dall’oreficeria ai tappeti. Tutto in Sardegna brulica di storia“ (https://www.thewaymagazine.it/fashion/una-storia-di-tempi-intensi-per-la-moda-2021-di-antonio-marras/).
Mistero, scoperta, bellezza ed emozione. La moda è fatta della stessa sostanza dell’isola.