Il ferro e il ghiaccio

Da lughi di lavoro a itinerari culturali nell’Ecomuseo della Montagna Pistoiese 

di Manuela Geri

Sulla Montagna Pistoiese da tempo si è sviluppata una realtà museale concreta e attiva, nata a fine anni ’80 del 1900 con l’obiettivo di valorizzare quel territorio, documentando il passaggio da una economia agro-silvo-pastorale e protoindustriale ad una economia postindustriale. Parlo dell’Ecomuseo della Montagna Pistoiese, che negli anni ha recuperato ambienti, luoghi del lavoro, memorie, itinerari, ponendo a fondamento del proprio lavoro una chiave interpretativa, ovvero il rapporto tra uomo e ambiente: in una interazione continua, l’attività umana ha modellato il paesaggio, mentre le risorse ambientali hanno consentito la nascita di economie, usanze e culture molteplici.
Quando ha preso vita (era il 1989) questo progetto museale ha rappresentato un apripista (1) il primo caso italiano. Da allora ad oggi c’è stato un lungo e costante lavoro per implementare l’idea, che ha visto coinvolti vari soggetti pubblici, Provincia, i Comuni dell’area montana, la Diocesi, le associazioni locali, i soggetti privati.  Pian piano si è costruita la rete ecomuseale, tassello per tassello, come un puzzle all’interno del quale hanno trovato la propria collocazione e la propria identità mulini, ferriere, ghiacciaie, opifici, beni culturali materiali e immateriali, ambienti naturali, ecc.  

Ad oggi sono 7 gli itinerari dell’Ecomuseo attivati e visitabili, articolati in poli museali, itinerari open air e luoghi di archeologia protoindustriale:

ITINERARIO NATURALISTICO: è composto dall’Orto Botanico Forestale di Abetone e dal Munap di Gavinana ITINERARIO DELLA VITA QUOTIDIANA: Museo della gente dell’Appennino Pistoiese di Rivoreta; Via della castagna e del carbone di Orsigna; i ponti di legno, costruiti seguendo un progetto di Leonardo da Vinci;

ITINERARIO DELL’ARTE SACRA E RELIGIOSITÀ POPOLARE, Museo diocesano d’arte sacra e Pieve di Santa Maria Assunta, a Popiglio;

ITINERARIO DEL FERRO: Ferriera Papini di Maresca (sec. XIV) e dal Museo e giardino didattico a Pontepetri;

ITINERARIO DEL GHIACCIO: Ghiacciaia della Madonnina alle Piastre (il ghiaccio naturale prima dell’avvento del frigorifero) e il Trekking del ghiaccio Le Piastre-Pontepetri, 

ITINERARIO DELLA PIETRA: sito archeologico di Glozano ad Acquerino e la Via Francesca della Sambuca, da Pavana a Sambuca Castello;

Il PUNTO INFORMATIVO CENTRALE sede dell’associazione a Palazzo Achilli di Gavinana, che ospita mostre, convegni, laboratori, ecc. 

Recentissimo, il settimo ITINERARIO “SULLE VIE DEI CANTI” una immersione virtuale nelle tradizioni musicali popolari dell’Appennino, quasi 900 documenti sonori, riordinati e ascoltabili sul sito https://sulleviedeicanti.ecomuseopt.it/#/

 

Oggi ci troviamo a fare i conti con una realtà profondamente mutata. A distanza di oltre 30 anni dal suo impianto teorico, l’esperienza dell’Ecomuseo deve essere arricchita da una nuova chiave interpretativa, se vuole continuare a rappresentare uno strumento di conoscenza e valorizzazione del territorio: il delicato rapporto tra il modello di vita urbano e lo spopolamento delle terre alte.  Negli ultimi decenni in Italia si è molto approfondito il divario tra le aree di pianura, a forte presenza antropica, e le aree meno densamente popolate, che spesso coincidono con zone collinari o montane; la perdita di peso politico (in termini di consenso elettorale) delle terre alte ha innescato una spirale negativa, che tende ad accentuare sempre più il modello urbano a svantaggio delle aree marginali. Nel caso specifico della Montagna Pistoiese si è assistito ad una drastica riduzione dei servizi (sanitari, sociali, scolastici, trasporto pubblico, sostegno alle famiglie, connessione internet, ecc.) riduzione che è andata di pari passo con un declino demografico ben peggiore di quanto si registra a livello nazionale. Nel 2022 il tasso di natalità del comune di Abetone Cutigliano è pari a 2,72 ogni 1000 abitanti; a San Marcello Piteglio è 3,02; mentre la media in Toscana è di 5,9 nascite ogni 1000 abitanti, e in Italia il 6,7 x 1000. Nel 2023 questi dati sono ulteriormente peggiorati. (fonte ISTAT).
 

Su tutto questo incombe il cambiamento climatico, ormai evidente anche agli occhi dei più scettici, che da qualche anno sta già pesantemente condizionando il tradizionale comparto sciistico montano e obbliga a rapidi cambi di paradigma. (2)

 

Urge in questo contesto progettare un nuovo modello di sviluppo, che riconosca diritti, valore e opportunità a tutte le aree geografiche: serve una politica che riesca a governare le contraddizioni, che tenda a riequilibrare la presenza demografica anche nelle zone collinari e montane, che per estensione rappresentano oltre il 60% di tutto il territorio italiano, e contemporaneamente miri a decongestionare gli agglomerati metropolitani. (3) (4)

 

L’Ecomuseo oggi deve essere parte attiva nel lungo lavoro che ci aspetta, per ricreare opportunità, garantire una equa distribuzione dei servizi, fermare l’abbandono, mantenere vivi i rapporti umani e sociali, il tessuto relazionale che fortunatamente caratterizza ancora questi luoghi; tutti insieme dobbiamo affrontare e progettare un nuovo futuro per questa nostra bella montagna.

 
Riferimenti bibliografici:

(1)    Lo studioso francese Hugues de Varine (uno dei padri fondatori della formula dell’ecomuseo) riconosce all’ecomuseo della Montana Pistoiese questo ruolo di “apripista” in Italia: “L’ecomuseologia è arrivata in Italia attraverso la Provincia di Pistoia, in Toscana, nel 1990. […] La storia degli ecomusei italiani ha inizio con la creazione […] dell’Ecomuseo della Montagna Pistoiese” (Hugues de Varine, “L’ecomuseo singolare e plurale”, 2021, Utopie concrete, pag 105).

(2)    Maurizio de Matteis, Michele Nardelli “Inverno liquido. La crisi climatica, le terre alte e la fine della stagione dello sci di massa”, Comunità concrete, 2023

(3)    Filippo Tantillo “L’Italia vuota. Viaggio nelle aree interne” Gius. Laterza e figli, 2023

(4)    Marco Breschi, Maurizio Ferrari “Montagne vuote. Homo apenninicus cercasi” Forum Edizioni, 2023