Una originale esperienza 

di storia locale

La ricerca di foto d'epoca sul lavoro delle donne  

di Vincenza Papini 

 
L'attività della Sezione  tematica Storia e storie al femminile dell'Istituto Storico Lucchese si è configurata fin dall'inizio, nel 2001,  su un doppio binario.
Per realizzare gli obiettivi del nuovo settore degli studi di genere  fu subito identificato un doppio percorso di ricerca: da una parte la esplorazione diretta delle fonti archivistiche locali  per fare emergere e pubblicare  "le storie e le attività " delle donne vissute nel contesto territoriale diriferimanto (l'area geografica tra Lucca e Pistoia); dall'altra la organizzazione di manifestazioni ed eventi più divulgativi come conferenze o mostre che permettessero un approccio meno specialistico e più "facile"a  quella stessa storia. 
Non a caso la prima serie di incontri (organizzata tra il settembre e il dicembre 2001), pensata per gli associati ma aperta anche  al pubblico, fu dedicata alla conoscenza delle varie tipologie di fonti e di  Archivi presenti sul territorio; ma  poco dopo fu avviato anche un secondo binario, quello della ricerca e raccolta di immagini fotografiche inedite  provenienti  da collezioni prevalentemente private che potessero documentare visivamente  l'evoluzione degli spazi di vita e di lavoro delle donne, a partire dalla origine della fotografia fino agli anni Sessanta  del Novecento. (omaggio alla ormai imperante società dell'immagine). 
Su questo secondo binario è stato raccolto molto materiale inedito, e talvolta "antico", da sottrarre alla inevitabile dispersione nei passaggi generazionali e che potesse essere utilizzato  poi in mostre fotografiche o ricerche storiche.. 
Una raccolta non facile e che ha richiesto molto impegno: la individuazione dei  detentori di raccolte familiari  significative e un incontro preliminare con loro per motivarli a  un deposito di immagini che lasciasse loro  l'originale cartaceo e rendesse le immagini stesse (accompagnate da una scheda di rilevazione che ne indicasse la collezione di provenienza, il periodo e il contesto  dello scatto stesso) utili  per future ricerche storiche o mostre.. 
Grazie a un accordo della nostra Sezione con il' Direttore pro tempore della Sezione di Archivio di Stato di Pescia  fu creato, nella sede archivistica sicuramente  più appropriata, uno specifico Fondo di immagini digitali riconducibili alla storia di genere. Oggi il fondo  conta più di mille immagini  prevalentemente riferite alla prima metà del Novecento  ma numerose immagini risalgono alla fine dell'Ottocento. La più antica in assoluto risale ai primi anni del Regno d'Italia e ritrae  un primo nucleo di convittrici e  insegnanti della Scuola Normale  istituita a Lucca nel 1862 per l'istruzione laica delle future maestre.  

(Foto: Collegiali della Scuola Normale di Lucca, anno 1864 circa; collezione Giuliana Palamidessi)


La foto fu depositata insieme ad altre assi antiche dalla famiglia Palamidessi di Pescia che la conservava perché  vi risulta fotografata una loro antenata, Paolina Palamidessi -nata nel 1851, che  aveva  frequentato  la Scuola verso il 1864.
Varie immagini sono risultate poi utilizzabili sia  come" corredo iconografico" delle ricerche archivistiche che andavamo sviluppando e pubblicando nei  nove volumi della Collana "Storie al femminile" (nota come "collana gialla")  ma anche  per specifiche mostre fotografiche a tema quasi sempre spesso accompagnate da un catalogo pubblicato appositamente  fuori collana..
Tra i volumi della Collana gialla è opportuno qui ricordare, come particolarmente attinente  a questo numero di NAUTILUS,  il secondo volume dato alle stampe e dedicato a Il lavoro delle donne in Valdinievole tra Ottocento e Novecento- ed. 2004-) che fu "corredato"  l'anno seguente da una prima Mostra e da un catalogo fotografico curati da Claudia Massi  col titolo  All'opre femminili intenta. Immagini d'epoca del lavoro delle donne in Valdinievole .  Le foto, selezionate  sia per i tabelloni della Mostra itinerante che per il catalogo,   furono organizzate per tipologia di attività femminili,   in un "percorso" pensato per seguire il graduale proiettarsi delle donne fuori dalle mura domestiche fino al "moderno" lavoro in fabbrica.  Questo l'indice dei settori di lavoro toccati in quel volume fotografico:  I  lavori domestici//La cura  dei bambini// In cucina//  Tessere cucire e ricamare/ / Assistere e curare/ /  La/vorare negli stabilimenti termali/ / Istruire ed educare/ / In bottega e al mercato/ /  Lavorare in campagna / / Lavorare in fabbrica.

(Foto: Luisa Pippi balia a Ginevra, anno 1900 circa; collezione Alba Sonnoli)

 
La Mostra fotografica successiva fu organizzata nel 2007 col titolo Donne di scuola. Immagini d'epoca sull'attività educativa  delle donne in area pistoiese e lucchese  e fu dedicata  al primo ruolo pubblico  offerto alle donne come insegnanti elementari dopo l'unità d'Italia;  fu corredata da un volume catalogo e  da un volume di ricerca archivistica  dal titolo Quando le donne salirono in cattedra - ed 2009. Nel 2011, tra i vari eventi per i 150 anni dell'unità d'Italia, mostra, catalogo  e volume furono riproposti  a Firenze nella sede del Consiglio regionale. 
Una ulteriore Mostra  ancora dedicata all ruolo delle maestre (nata quasi per   filiazione della iniziatva del 2007) venne poi organizzata nel 2013.
Basata su  rare immagini messe a disposizione da una socia, fu costruita come inedita biografia  di una maestra che, mandata a insegnare negli anni 1926-30 in una piccola scuola della  Montagna Pistoiese, vi si era trasferita accompagnata dalla sua macchina fotografica (all'epoca ancora una rarità soprattutto se maneggiata da donne!) scattando numerosissime foto  relative alla vita del luogo e al suo lavoro con gli alunni della pluriclasse. 

(Foto: Scuola serale per scalpellini attiva a Pietrabuona, anno 1924; collezione Publio Biagini)

La mostra, dopo la inaugurazione tradizionale presso la Sezione di Archivio di Stato di Pescia, fu riproposta anche a Cutigliano con un convegno che portava la attenzione sulla realtà scolastica degli anni Venti. Gli  Atti  del convegno, grazie alla collaborazione con la Regione Toscana,  furono  pubblicati,direttamente dall Regione che li  inserito  nella collana Edizioni dell'Assemblea.- numero 91-nel volume  imtitoòato Con l'aiuto della signorina maestra,  Elena Salvestrini e la scuola di Ponte Sestaione,  a cura di Gabriella Nocentini e con ampio corredo di  immagini.
L' ultima  mostra  sulle attività delle donne fu dedicata nel 2016 (anno di Olimpiadi ) al tema Donne e sport . L'obbiettico era di  far luce  su una attività ginnico-sportiva  a lungo considerata poco adatta alle donne e addirittura "trasgressiva" (non ancora un  lavoro!).
Come al solito furono selezionate o ricercate ex novo immagini delle pioniere locali dei vari sport,  a partire dal tennis allo sci  alla bicicletta) già noti  tra fine Ottocento e  primi del Novecento a pioniere "eccentriche" che li praticavano nonostante  l'impaccio delle gonne lunghe,. La Mostra, coordinata da Laura Candiani, fu apprezzata e rimase  esposta a lungo nei locali della Sezione di Archivio  ma la stampa fu rinviata per momentanea indisponibilità di fondi e poi per l'avvicendamento nella direzione della Sezione tra Vincenza Papini, socia fondatrice, e Claudia Massi che concentrò risorse ed energie su un progetto triennale (che univa  direttamente i sue filoni archivistico e divulgativo) legato alla tradizione dei canti popolari della Valdinievole. Il progetto  ha prodotto vari eventi ed  un volume  fuori collana  curato da Maria Chiara Papini e Giuditta Scorcelletti intitolato Da voce a voce. I canti tradizionali nella Valdinievole – ed 2020-corredato, anziché da immagini, da un dvd  musicale.
Ma la tradizione delle mostre fotografiche non si è persa.
Al momento, dopo la stasi imposta dall'allarme sanitario da Covid , con la guida di Laura Melosi, nuova Direttrice, è già in cantiere per il 2024 una nuova mostra di immagini fotografiche intitolata "il lavoro delle donne. Ieri, oggi e domani... quasi  un sequel (ma proiettato questa volta verso il futuro) della Mostra organizzata circa venti anni fa.  

(Foto: Mungitura a mano, anno 1950; collezione Famiglia Boschi)