Cib'Aria

Un progetto per viaggiare nel mondo rimanendo in Italia  

di Elena Pontil 


Nasce a Firenze una rassegna di scambi culturali per tutte le anime curiose che la attraversano.
In un periodo di chiusure causate da Covid, diffidenze dovute a politiche di integrazione miopi nasce un progetto che va contro corrente con l’obiettivo di aprire le città a nuove conoscenze, nuove ricette e nuove storie.
Si tratta di serate dedicate alla cucina, ma che spaziano tra musica e letture provenienti da lontano con l’obbiettivo di avvicinare la città di Firenze al mondo.
Il paradosso è infatti quello di essere considerata una meta internazionale conosciuta in tutto il globo grazie al turismo di massa che la attraversa ogni anno, ma rimanendo una città con poca familiarità con le lingue del mondo.
Proprio per rovesciare questa situazione, le protagoniste del progetto sono donne entusiaste delle loro origini e molto attive nel tessuto cittadino che condividendo le ricette d’infanzia, un ballo e un ricordo ad alta voce, si fanno ambasciatrici di futuro e di una nuova Firenze.
Il viaggio parte dal Marocco alla scoperta della cucina berbera insieme a Kadija, interprete e attiva nel bellissimo progetto di guide migranti Amir project دعونا نجتمع في المتحف e prosegue in India tra sari e spezie con Shifali, prima di arrivare in Senegal con Ngone per capire non solo quali sono gli ingredienti principali dei piatti tradizionali, ma cosa significhi la condivisione durante i pasti. Sarà rappresentata anche la ricca cucina albanese, a noi tanto vicina quanto sconosciuta, grazie alle prelibatezze di Adriana, anche lei volontaria di Amir project دعونا نجتمع في المتحف . Infine, l’arrivo in Iran con la a cucina persiana fra le più antiche e ricche del Medioriente e caratterizzata dall’abbondanza di spezie, aromi e consistenze uniche.

In un momento storico così delicato ma così importante c’è bisogno di ricostruire tutto un tessuto sociale sconnesso dalle troppe emergenze in corso, c’è voglia di ritrovarsi, seppur a piccoli gruppi, prendersi tempo, guardarsi negli occhi, ritrovarsi nelle proprie diversità e nei propri bisogni comuni.
Cib’aria vuole farsi scenario di questa opportunità creando uno spazio senza stereotipi in cui ognuno porta un suo bagaglio di vita da condividere e in cui tutti si sentano liberi di fare le domande necessarie a superare barriere e confini.
Le serate saranno ospitate dall’Ostello Tasso, realtà molto attiva a Firenze e scenario perfetto per questa nuova avventura che in futuro vorrebbe portare questo format anche fuori dal centro.
La sfida futura di Cib’aria sarà quella di raggiungere anche le periferie  e, perché no, le case dei loro abitanti cercando di contribuire alla trasformazione di quelli che oggi sono considerati dei “non luoghi” ma che da sempre sono portatori di grandi ricchezze, il tutto con l’intento di abbattere i muri, mentali e non.