Nautilus e dintorni

a cura dell'associazione Microcosmo 
Le popolazioni della Grecia classica utilizzavano il sostantivo nautilus per indicare i marinai e, non raramente, anche le imbarcazioni. E’ così ribattezzato un mollusco, considerato estinto nella preistoria ed osservato in vita a metà del 1800, le cui proporzioni del guscio (caratterizzate dalla cosiddetta sezione aurea) sono imitate in molte opere tecniche progettate dall’uomo.
Nautilus è l’unico genere vivente di Molluschi Cefalopodi dotato di conchiglia esterna. La sua superficie esterna è liscia, di colore bianco a bande bruno-rossastre. In posizione centrale, su ambo i lati,  si trova l’ombelico che,  a seconda della specie, può essere più o meno largo, o completamente ricoperto da un callo madreperlaceo.   
 Nautilus compie notevoli escursioni batimetriche, risalendo la notte verso la superficie da  profondità di oltre 600 metri, dove staziona durante il giorno, esponendosi così a forti sbalzi di pressione.  Questo tipo di spostamento verticale non avviene tramite il nuoto attivo, ma grazie alla capacità del mollusco di regolare il galleggiamento intervenendo sulle quantità di gas e liquido presenti nelle sue camere, alleggerendo o appesantendo così la conchiglia e adattandosi alla densità esterna. In sostanza esso rimane sospeso in acqua per tutta la sua vita con un galleggiamento neutro: ciò significa che la sua densità deve essere uguale a quella dell’acqua in quel punto. Quando una nuova camera si forma, essa non è vuota, ma contiene del liquido chiamato liquido della camera che ha una concentrazione salina più bassa rispetto a quella del sangue. 
Nautilus è l’unico Cefalopode tetrabranchiato oggi presente ed è considerato un fossile vivente, in quanto esso è rimasto l’unico rappresentante attuale di un gruppo sistematico che ebbe un grande sviluppo nelle passate Ere geologiche. Secondo alcuni ritrovamenti fossili, organismi simili al Nautilus esistevano già più di 500 milioni di anni fa.  Un'altra differenza tra il Nautilus e gli altri molluschi cefalopodi viventi è la mancanza della sacca dell'inchiostro che però esso, a causa delle differenze nell'anatomia del mantello, non potrebbe, comunque, utilizzare.
Oggi la sua distribuzione areale è limitata al Pacifico sud-occidentale, dove è rappresentato da poche specie, delle quali Nautilus pompilius è la più nota e con più ampia diffusione (dalle Filippine alle Isole Figi); la sua conchiglia non presenta ombelico evidente, in quanto ricoperto da un tipico callo madreperlaceo.
Vale ora la pena soffermarsi sul particolare avvolgimento planispirale della conchiglia di Nautilus. Siamo infatti in presenza di una tipica spirale logaritmica nella quale la distanza tra i bracci successivi aumenta in progressione geometrica. Viceversa, a mano a mano che si avvicina al polo, la curva ci si "avvolge" intorno senza mai raggiungerlo. 
Se vogliamo entrare più nel dettaglio della spirale logaritmica dobbiamo considerare quella rappresentazione matematico-geometrica riferita alla sezione aurea e al rettangolo aureo, applicata spesso in campo artistico per realizzare opere pittoriche, scultoree e architettoniche di proporzioni particolarmente gradevoli, a partire dagli stessi artisti dell’antica Grecia. 

Curiosità 

All’alba del diciannovesimo secolo lo statunitense Robert Fulton (l’inventore del battello a vapore) progettò per conto di Napoleone uno speciale tipo di imbarcazione, il Nautilus, in grado di immergersi e scomparire alla vista delle altre navi.  Il Nautilus era, di fatto, il primo progetto di sottomarino della storia.
 Settant’anni più tardi lo scrittore Jules Verne, affascinato dal progetto “Plongeur”, un nuovo tipo di sommergibile di fabbricazione francese, scriveva il suo capolavoro “Ventimila leghe sotto i mari”. Così descriveva il suo Nautilus il Capitano Nemo, comandante e progettista del prodigioso sottomarino immaginato da Verne: “È un cilindro molto allungato a punte coniche. Si avvicina sensibilmente alla forma di un sigaro, forma già adottata a Londra per molte costruzioni marine. La lunghezza di questo cilindro, da un capo all’altro, è esattamente di settanta metri e la sua larghezza massima è di otto metri.”
E ancora: lo USS Nautilus (SSN-571), nave degli Stati Uniti, fu il primo sottomarino militare a propulsione nucleare varato al mondo. Fu un sottomarino non solo rivoluzionario ma fu anche il più grande e veloce mai costruito fino ad allora. Il 21 gennaio 1954 avvenne il suo varo e fu talmente veloce in immersione durante le prove che secondo i resoconti dell'epoca (peraltro confermati in seguito) alcune tavole di legno che ricoprivano il ponte furono strappate via. Nel periodo luglio/agosto 1957 il Nautilus compì il primo viaggio al di sotto della calotta polare artica, e il 3 agosto 1958 fu il primo sottomarino ad attraversare in immersione il polo nord geografico, stabilendo di fatto un primato storico.